MANIFESTAZIONE CONTRO L'OMOFOBIA

Cagliari -

 

Sabato, 15 maggio, si è svolta a Cagliari una iniziativa pubblica indetta dall’Assemblea mondiale contro l’omofobia. Alla manifestazione hanno partecipato tre mila persone. Le rivendicazioni, fondamentalmente, sono state due: estendere la legge Mancino, che reca misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa all'omofobia, che non è compresa tra le aggravanti della pena nei reati di discriminazione, e chiedere a tutte le amministrazioni sarde, comunali e provinciali, di approvare una mozione contro l'omofobia, impegnandosi contemporaneamente a non appoggiare alcun progetto in qualsiasi modo omofobico.

La giornata mondiale contro l'omofobia è stata celebrata per la prima volta nel 2005, ma solo nel 2007 è stata istituita ufficialmente dall'Unione europea. Quest'anno hanno aderito 22 città italiane. Il 31 marzo il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha diffuso una raccomandazione su “misure per combattere la discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere”.

L’omofobia secondo il dizionario d'italiano, si definisce come “avversione ossessiva e irrazionale per gli omosessuali”. Al momento, secondo l'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione europea, l'Italia è il Paese UE con il più alto tasso di omofobia sociale, politica e istituzionale. Ma anche mediatica. L’Unione Sarda ha cancellato la notizia, non ha dato nessuna informazione ai propri lettori della manifestazione nelle edizioni cartacee di domenica 16 e lunedì 17 maggio. Ha però dato ampio risalto all’apertura della sede di un partito del nord a Cagliari, che si è caratterizzato molto spesso con dichiarazioni di alcuni suoi esponenti che hanno dato del culattone agli omosessuali. Complimenti per la corretta informazione.

 

RdB Sardegna