Fondazione Teatro Lirico di Cagliari - USB denuncia la drammatica situazione economica.

Cagliari -

USB denuncia la drammatica situazione economica della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari già espressa con forza nel comunicato stampa del 2 marzo 2015, passato quasi inosservato. Una perizia giurata commissionata dal CDI ad un revisore contabile esterno certifica, come riportato dagli organi di stampa la scorsa settimana, una perdita d'esercizio per il 2014, con spese inevase da ottobre scorso: onorari di “Tosca”, “La Traviata”, “Lo Schiaccianoci” e “Gli Stivaletti” per circa 2,3 milioni. A questo si aggiungono contributi non versati (F24) per circa 2 milioni (ottobre 2014/gennaio 2015). Di contro, tutti i contributi ordinari 2014 sono stati erogati. Un problema di cassa “permanente” che da mesi sta di fatto bloccando l'attività del Teatro. Questa situazione ha indotto la Dirigenza a convocare urgentemente nella giornata odierna i dipendenti e le OO.SS. L'annullamento improvviso ed inspiegabile della convocazione dimostra la totale inadeguatezza di una Dirigenza incapace di far fronte alle inderogabili necessità che uno stato di crisi comporta e che aveva già allarmato la scrivente con alcune scelte gestionali discutibili. Risulta che la disponibilità di cassa, comprensiva di fido, sia quasi esaurita. La decisione che si prospetta pare essere una sola: non pagare gli stipendi. Dovrebbe essere chiaro a tutti che la priorità sia pagare immediatamente i debiti e gli F24, condizione essenziale quest'ultima per ottenere il DURC, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva, il cui rilascio è condizione tassativa per l'erogazione dei contributi ordinari 2015. La nuova Dirigenza, pur non avendo responsabilità diretta sui debiti pregressi e il ritardo degli stipendi, ha l'obbligo sia di fronte alla legge che nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie di formulare immediatamente una programmazione degna di una fondazione lirico sinfonica, che garantisca al pubblico continuità in termini quantitativi e qualitativi.

Tutto questo va fatto su basi economiche certe e impegni di spesa prudenziali, aumentando la produzione senza aumentare la spesa, investendo sul personale e sul risparmio di sprechi inutili, in vista della scadenza del dicembre 2016, entro la quale la legge obbliga a garantire il pareggio di bilancio, pena la liquidazione coatta amministrativa; tutto ciò ovviamente puntando sulla grande qualità che le maestranze del Lirico sono capaci di offrire e che il pubblico ben conosce e apprezza, senza piu mettere a rischio le retribuzioni, onorando i debiti puntualmente e restituendo credibilità a un teatro dove, attualmente, gli artisti rifiutano di esibirsi, per paura di non essere pagati e i fornitori negano nuovi servizi, causando ulteriori disagi.

RSA USB Fondazione Teatro Lirico di Cagliari

Massimiliano Cecalotti

Ignazio Sibiriu

Paolo Piras