Enti Locali - Sul riordino degli Enti Locali si prospetta una grande apocalisse.

Cagliari -

Riteniamo che in una Regione come la Sardegna, già flagellata dall’assenza del lavoro, prima di metter mano su una riforma per niente facile e per niente garantista del mantenimento dei posti di lavoro e dei servizi erogati ai cittadini, forse è meglio fermarsi ed aprire un confronto con i cittadini e i lavoratori degli enti interessati.

Di questa ipotesi di riforma, c’è il rischio di una netta riduzione del personale delle Province e non solo, infatti nell’accorpare le funzioni e fondere i comuni, di fatto si “rottamano” i dipendenti, si cancella dal mondo del lavoro attivo oltre 1500 posti di lavoro dal sistema delle autonomie locali. Una volta accorpati gli enti, si parlerà di esuberi. In ogni comune soppresso verranno a mancare gli uffici funzionali del personale e dei servizi con gravissimo danno per quelli erogati alla comunità. Se poi si fa un esame dell’indotto che lavora per gli stessi enti, tra Società in House, precari degli enti locali e delle cooperative, entro giugno si mandano a casa altri 1500 lavoratori determinando una vera e propria Apocalisse.

Alcuni dati:

2000 i dipendenti delle Province Sarde;

900 i dipendenti delle Società in House in Sardegna,

500 circa i dipendenti delle pulizie negli enti locali in Sardegna,

400 circa i dipendenti precari con qualsiasi tipologia contrattuale in Sardegna.

 

Sommando i tagli del Governo Nazionale alla riforma di riordino regionale, ben presto la Sardegna finirà in una deriva economica e sociale.

 

La Giunta Regionale faccia una valutazione seria sulle riforme.

I Sardi non hanno bisogno di “Baroni” ma di amministratori che siano autonomi nelle scelte delle politiche regionali.

 

L’Unione Sindacale di Base preoccupata per quanto sta per accadere in Sardegna a seguito dell’imminente riforma degli Enti locali, ha chiesto con carattere d’urgenza, già dai giorni scorsi un incontro con l’Assessore Erriu e il Presidente della Commissione Riforme Francesco Agus.

Non assisteremo impassibili a quanto sta accadendo, ci aspettiamo di essere convocati nel più breve tempo possibile. In caso di continuo silenzio, la parola passerà ai lavoratori con una manifestazione sotto il Consiglio Regionale.

 

 

Fermiamo l’apocalisse Sarda sull’ipotesi di riforma di riordino del sistema delle autonomie locali in Sardegna.

• Fine del lavoro stabile;

• Fine dei servizi erogati alla collettività;

• Fine del lavoro precario;

• Fine delle società in house;

• Fine dei lavoratori delle pulizie per gli enti locali;

 

Cagliari 9 mar. 15

Luca Locci

Enti Locali USB

 

 

Per comunicazioni Luca Locci

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