APPROVATA LA NORMA CHE PREVEDE CHE I FIGLI NATURALI SONO EQUIPARATI AI FIGLI LEGITTIMI

Cagliari -

 

 

La legge sui figli naturali è composta da 6 articoli e modifica il codice civile con l'obiettivo di eliminare le distinzioni tra status di figlio legittimo e status di figlio naturale (134 mila in Italia nel 2011, il 24,5 per cento di tutti i bambini nati). Non è un fenomeno da personaggi da copertina, quindi, ma è un fenomeno diffuso che attraversa tutta la società.

 

Il principio base della nuova legge stabilisce che "la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo. Il vincolo di parentela non sorge nei casi di adozione di persone maggiori di età". Sparirà quindi dal codice civile la distinzione tra figli legittimi e figli naturali, e verrà sostituita da una unica dicitura: figli.

 

La regola della riforma è stessi diritti, senza distinzioni.  Finisce l’era dei figli di serie B. Viene riconosciuto a tutti i figli, anche quelli naturali, un unico status giuridico e quindi i bambini nati fuori dal matrimonio possono avere vincoli parentali con nonni, zii, eccetera, che prima erano loro negati. I nipoti di serie B, che sino ad oggi, erano esclusi dall’asse ereditario dei parenti, e rischiavano di finire in istituto, in caso di morte dei genitori, perché i nonni e gli zii non venivano considerati parenti per legge e, quindi, non potevano averli in affido, verrà superato con la nuova legge, tutti i figli saranno inclusi nell’eredità dei parenti e saranno adottabili dagli stessi, nel caso in cui i genitori vengano a mancare. Il figlio diviene quindi portatore di identità, diviene soggetto portatore di diritti  e di doveri.

 

 

 

La nuova disposizione prevede anche che il figlio nato da persone unite da vincolo di parentela in linea retta  (padre-figlia, ecc...), in linea collaterale nel secondo grado (fratello-sorella), e tra affini in linea retta (suocero-nuora) possa essere riconosciuto sia pure previa autorizzazione del giudice, ciò nell'interesse del figlio e per evitargli qualsiasi pregiudizio.  

 

Il figlio nato fuori del matrimonio può essere adesso riconosciuto dalla madre e dal padre «anche se già uniti in matrimonio con altra persona all'epoca del concepimento» e il riconoscimento «può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente».

 

 

Inoltre, con l'uniformazione del vincolo di parentela, si stabilisce che tutti i figli «hanno lo stesso stato giuridico» e che, in caso di riconoscimento in un secondo momento, da parte del padre, il cognome della madre non sarà mai cancellato, ma il figlio potrà affiancargli quello paterno. Nei  decreti attuativi che dovranno essere emanati verranno  disciplinate le materie della successione e delle donazioni. Viene riconosciuto anche il diritto del figlio naturale ad essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.

  

 Con questa legge “ civile” si pone termine a discriminazioni che riguardavano figli e figliastri: ora conta solo l’amore, l’affetto, con conseguenze positive rilevanti sul piano psicologico del minore e sullo sviluppo della sua personalità.