Businco, l’emergenza della Radioterapia è la punta dell’iceberg: manifestazione USB il 14 giugno all’Oncologico. Perché il cancro non va in vacanza

Cagliari -

L’8 giugno all’incontro con la Direzione Generale sull’emergenza radioterapia, come USB Sanità abbiamo fatto presente la drammaticità in cui versa l’intero ospedale Oncologico di riferimento regionale. Abbiamo ribadito che la tragica problematica della radioterapia è solo la punta  dell'iceberg dei problemi. La radiologia interventistica, le sale operatorie e i reparti oncologici ed ematologici sono al collasso.

Il Direttore Generale oltre all’informativa, già preceduta dalle dichiarazioni dell’assessore, ha chiesto ai sindacati di farsi promotori e di sensibilizzare gli operatori a svolgere le prestazioni aggiuntive per incrementare le sedute di radioterapia nella fase del riassetto tecnologico. 

Anche con toni aspri non abbiamo nascosto il nostro dissenso, considerato che diversi sindacati si sono preoccupati esclusivamente degli aspetti economici, tralasciando le problematiche e i bisogni dei pazienti oncologici, che pagano sulla propria pelle le conseguenze di politiche sanitarie disastrose e completamente insufficienti a dare risposte di cura.

All'invito del Direttore Generale, abbiamo sollevato parecchie perplessità, in quanto non è compito del sindacato sensibilizzare i lavoratori a lavorare di più con i relativi rischi sulla sicurezza, tanto più se i problemi organizzativi sono causati  dall'amministrazione.

Abbiamo invece chiesto dov’è la sensibilità dell’amministrazione verso gli infermieri, gli OSS e tutti gli operatori che prestano l’attività nei reparti, nelle sale operatorie e nei diversi servizi, che si spaccano la schiena quotidianamente.

In una fase così drammatica, dove i buoi sono scappati dalla stalla, le prestazioni aggiuntive non sono sufficienti e pertinenti, in quanto le prescrizioni della norma limitano la platea degli operatori che possono effettuarle. Inoltre le somme identificate, al netto delle imposte, non compensano economicamente le professionalità messe in campo.

Come USB riteniamo che le prestazioni aggiuntive non possono essere il pannicello caldo e strumento di mercato da usare come merce di scambio per monetizzare il disagio e la fatica, per l’altrui inadempienza.

Per dare risposte ai bisogni di cura dei pazienti oncologici, serve un’unica cabina di regia che abbia al proprio interno persone con comprovata esperienza nel settore,  e che non abbia soprattutto alcuna interferenza politica e sindacale.

Inoltre come abbiamo sempre sostenuto,  servono assunzioni stabili e immediate. Nella fattispecie della problematica della radioterapia, così come per la radiologia interventistica e per le sedute operatorie, sono fondamentali dei progetti obbiettivo che identifichino in maniera strutturale le risorse umane ed economiche: nulla può essere improvvisato e lasciato al caso.

Nell’emergenza, i progetti obbiettivo, che ci si auspica vengano identificati e adottati, devono dare  l’opportunità di coinvolgere tutti gli operatori interessati, nessuno escluso.

Vista la gravità delle problematiche che con il periodo estivo si amplificano in maniera esponenziale, la Confederazione USB Sardegna (sanità, pensionati e sociale, pubblico impiego, terzo settore) ha deciso di promuovere una manifestazione che si terrà  il 14 giugno a partire dalle ore 10 presso l'ingresso dell'Ospedale Oncologico.

Diverse le associazioni e comitati hanno già dato adesione alla manifestazione.

 

USB Sardegna