Conferenza Metropolitana sul dimensionamento scolastico - Ancora tagli per la scuola
Piano di dimensionamento scolastico e offerta formativa per l’anno scolastico 2021/2022.
Più che una Conferenza Metropolitana, un’istantanea sul disinteresse delle istituzioni sulla sopravvivenza di quei beni pubblici che sono chiamate ad amministrare.
Si è tenuta il 9 dicembre 2020 la Conferenza Metropolitana finale (in videoconferenza) sul Piano di dimensionamento scolastico e dell'offerta formativa per l’anno scolastico 2021/2022 che ha il compito di approvare l’assetto delle istituzioni scolastiche con ricadute sugli organici dei lavoratori della scuola, sugli studenti e sulle famiglie, sul sistema dei trasporti.
Questa conferenza è l’atto conclusivo di un iter che parte da Un Piano Regionale di programmazione annuale della rete scolastica e dell’offerta formativa che si rifà alle stesse linee guida da almeno un decennio, imposte da vari Decreti a partire dal 1998, 2008 e 2009 , tristemente noti per aver determinato soppressioni indiscriminate di scuole primarie e secondarie di 1 grado nella maggior parte dei paesi della Sardegna, la formazione di classi pollaio ( da 25 a 30 alunni per classe) nelle scuole secondarie di secondo grado, la distruzione degli istituti professionali e la risurrezione dei corsi di formazione sia regionali che privati.
Spetterà poi all’Ufficio Scolastico Regionale l’effettiva attuazione del piano assegnando il personale alle istituzioni scolastiche, cioè l’organico previsto dal ministero.
In soldoni, solitamente ulteriori tagli.
La Conferenza odierna, indetta dal Sindaco di Cagliari Truzzu, coordinata dal responsabile regionale Orrù, prevedeva la partecipazione dei sindaci dell’area metropolitana, dei dirigenti scolastici, del direttore dell’USR e la partecipazione come auditori delle OO.SS. I Sindaci presenti erano tre, pochissimi dirigenti scolastici.
Senza alcun riferimento alla condizione attuale delle istituzioni scolastiche, drammaticamente sofferenti per le limitazioni dettate dal Governo con l’imposizione della Didattica on line, per le colpevoli carenze organizzative del sistema dei trasporti e del sistema sanitario, per il sovraffollamento delle classi ad inizio anno, sono state immediatamente illustrate le proposte d’istituzione di nuovi indirizzi per il serale al Levi di Quartu, al Mattei di Decimomannu, allo Scanu , una proposta per i CPIA e un’interessante sezione dell’Azuni per il carcere di Uta.
Fra queste la più discussa è stata la proposta dell’istituzione di un indirizzo “Conduzione del mezzo aereo” all’ ITS di Decimomannu, per cui si è fatto riferimento all’aeroporto, ricordiamo, militare, il cui personale di volo fa parte dell’Aeronautica militare e non proviene certo dagli Istituti tecnici. Una visione di asservimento totale alle logiche del colonialismo militarista che distorce anche la realtà più granitica.
L’intervento del dirigente dell’USR, mirato a ricordare che il piano di dimensionamento ha il preciso intendo di ridurre gli investimenti nella scuola e che l’unico vero investimento deve essere rivolto all’assunzione di Dirigenti scolastici e DSGA , ciò in concerto con le linee guida dell’assessorato regionale alla pubblica istruzione che ribadisce in diversi punti lo stesso auspicio.
Il Dirigente Loddo chiede poi al Sindaco Truzzu quali siano le previsioni di dimensionamento e le richieste per la scuola primaria. Peccato che il Sindaco non ne sia informato, nonostante la competenza sulle primarie sia, per legge, del primo cittadino.
Il Dirigente del Buccari –Marconi, intervenendo nonostante le perplessità espresse dal coordinatore regionale sulla presenza della parte sindacale, ricorda di aver ricevuto esplicito invito via mail alla Conferenza e riporta la discussione sulle scelte ormai note della Regione di sottostare ai piani di ridimensionamento della rete scolastica del governo e mette in discussione la tendenza alla “Cannibalizzazione “ fra le scuole con la creazione di indirizzi accattivanti per tendenza, quale quello di Decimomannu o la richiesta di duplicare indirizzi già presenti nel territorio, nell’incapacità di far fronte concretamente al problema della dispersione scolastica con un’adeguata programmazione e un’intesa fra le scuole, incoraggiata da politiche di tagli all’istruzione pubblica.
Si è passati quindi frettolosamente all’approvazione delle proposte da parte dei 3 Sindaci e di una decina di Dirigenti scolastici.
Più che una Conferenza Metropolitana, un’istantanea sul disinteresse delle istituzioni sulla sopravvivenza di quei beni pubblici che sono chiamate ad amministrare.
USB continuerà a seguire attentamente gli sviluppi dei lavori a tutela degli interessi dei lavoratori publici e dei cittadini.