DIMMI CHE DELIBERA VUOI E TI DIRÒ CHI SEI.

Cagliari -

Le delibere recentemente emanate dalla giunta regionale sarda rappresentano la nuova puntata del sequel di "alice nel paese delle meraviglie", dove ad alice fa posto la classe politica nostrana. Un mondo magico, pieno di personaggi e storie, letture ed interpretazioni. La sceneggiatura è fin troppo nota: Alice/Ras si era addormentata sotto l’albero dei finanziamenti, dimenticandosi di controllarli attraverso la cabina di regia. Questi allora, animati da spiritelli dispettosi, hanno cominciato ad aggrovigliarsi, rincorrersi nascondersi con gravissime difficoltà a cercarli e trovarli e reperirli con nuovi progetti, fino a causare la minaccia di cassa integrazione, se non si trovavano altre fonti.

Per prima cosa, dunque, con la prima delibera, si ammette, dopo quasi due anni di battaglie, che la USB aveva ragione su almeno tre concetti: non c’è controllo; nessuno ha mai voluto controllare e ci vuole uno che controlli. Incredibile, che tempismo. Beh, meglio tardi che mai; ma nel caso servisse aggiungiamo un altro concetto: controllare prima di dare altri soldi. Infatti se qualcuno ha salutato con favore la costituzione (se così la vogliamo definire) della nuova commissione incaricata di verifica, la USB ha rilevato una serie di questioni spinose e problematiche: chi sarà il controllore? E cosa controllerà? E chi controllerà il controllore? Sarebbero quesiti di una facilità estrema ma il problema rimane che si dovrà “andare sul mercato” per trovare gente in grado si soddisfare la nostra sete di trasparenza; per la sete di finanziamenti invece non c’è bisogno di aspettare la commissione. Arrivano con la seconda delibera che libera risorse; nota bene, non nuove fonti ma sempre le stesse. Anticipandole. Come funziona? Non dimenticatevi che essendo nel paese delle meraviglie tutto è possibile. Intanto come è stato possibile anticipare ferie dell’anno dopo imponendole ai lavoratori, così sarà possibile anticipare somme del 2016 adesso, ora, in questo preciso istante togliendole al finanziamento complessivo del 2016. Un’altra antipatica domanda sorge spontanea: se alice/ras anticipa risorse dal pacchetto del 2016, nel 2016 con quali somme si tirerà a campare? Nell’attesa la USB non prega; fa domande, è gratis, tanto nessuno risponde e i lavoratori non hanno voce per farle. La prossima: quali sono i progetti dei quali prende atto Alice/Ras? E perché partono prima i soldi della commissione? No, così non va bene e questo comunicato fa troppe domande, non preghiere, ma troppe comunque. Eppure immaginiamo per un attimo che tutte queste domande rimangano senza risposta; chi potrà fra qualche mese dire “noi non sapevamo” o “noi dormivamo”? Accidenti, un’altra domanda! Infine sarebbe irrispettoso chiedere che fine faranno i lavoratori della Dalcas visto l’ultimatum alla INTINI riguardo alla "procedura competitiva della vendita a terzi del ramo d'azienda..." con scadenza al 30 novembre 2015 ? Ma forse Alice/Ras è tornata a dormire sotto l’albero, per lo sforzo gigantesco di scrivere queste due delibere, ha bisogno di riposo… il problema è che alice nel paese delle meraviglie era una storia inventata e finiva bene, il “progetto per la stabilizzazione dei lavoratori ex socialmente utili nel parco geominerario” è la realtà. Triste. E non sappiamo come andrà a finire. E nemmeno sappiamo perchè dovrebbero farsi da parte proprio quei lavoratori ex socialmente utili che hanno determinato la nascita del progetto stesso...

MA CHE DOMANDE!

 

Cagliari 30 novembre 2015

Per USB –Lavoro Privato

FEDERICO ANGIUS