E il battello dei pensionati si trasformò in un seggio del referendum sindacale
CORRIERE DELLA SERA - 6 ottobre 2007
L' appuntamento era per domenica 30 settembre: partenza da Arona ed arrivo a Locarno dopo una crociera sul lago Maggiore, «toccando le più belle località turistiche della sponda italiana e della sponda svizzera». Il volantino distribuito ai pensionati dello Spi Cgil di Valsessera in provincia di Biella prometteva anche un pranzo in navigazione, «cullati dalle onde del lago», per un costo di 50 euro tutto compreso per gli iscritti e di 52 per i familiari al seguito. L' unica raccomandazione fatta ai partecipanti era di munirsi di carta di identità, indispensabile per sbarcare sul suolo svizzero. Non una parola invece sul piccolo diversivo inserito nella giornata di relax in compagnia. E cioè una rapida informativa e un' altrettanto sbrigativa chiamata al voto sul protocollo di luglio ed in particolare sulla maggiorazione di 300 euro per le pensioni minime garantita dall' accordo firmato tra il sindacato e il governo. Insomma, una sorta di prereferendum sul lago per la cinquantina di partecipanti, in tutta tranquillità, fuori dagli schemi ma con tanto di busta sigillata, contenente le varie schede, consegnata alla locale Camera del lavoro al ritorno sulla terraferma. Tutto regolare? Qualche gitante, pur dichiarandosi soddisfatto della giornata, ha avuto dei dubbi e non appena rincasato ha chiesto lumi ad un componente di minoranza del direttivo della locale Spi Cgil di Valsessera. Il quale non sapendo nulla dell' iniziativa, si era già preparato ad intervenire all' assemblea pubblica di informazione convocata per il mercoledì successivo. Dalla sorpresa alla denuncia: dopo essersi fatto raccontare lo svolgimento della crociera, momento per momento, Giuseppe Iriti ha preso carta e penna e ha redatto un ricorso alla Commissione elettorale di Biella, facendo arrivare la lettera anche a Giorgio Cremaschi, l' esponente della sinistra della Fiom che da giorni va parlando di rischi di irregolarità sull' imminente referendum. Non c' è «nulla di male» nel voto in navigazione, dice Iriti nella sua denuncia, ma «è scorretto» che nessuno, tanto meno i pensionati in gita, fosse stato preavvertito né adeguatamente informato. Ne va di mezzo «la pratica democratica» e la «credibilità del sindacato» termina il sindacalista senza tirare in ballo norme e regole ma chiedendo l' intervento della commissione elettorale. «I pensionati partecipano a diverse iniziative e non c' è alcun divieto di fare assemblee durante una gita» spiega e si giustifica il responsabile dello Spi di Biella, Brunello Livorno. Il volantino di pubblicità della gita «non è certo una convocazione di assemblea», il che non porta però ad escludere che in navigazione i pensionati «abbiano ricevuto le informazioni sul protocollo e sul referendum» aggiunge. Secondo Livorno poi «nessuno era obbligato a votare» e comunque se la votazione sarà annullata per mancanza di requisiti, pazienza «non ci sarà nulla di male». In fondo, commenta il sindacalista dello Spi di cui è segretario generale Betty Leone, domenica si sono tutti divertiti, e vista la scarsa partecipazione alla successiva assemblea informativa regolarmente convocata, un po' di diversivo non dispiace.
Tamburello Stefania