Enti Locali -AUDIZIONE IN COMMISSIONE AUTONOMIA
Come noto, l’Unione Sindacale di Base è stata convocata in data 22.04.2015 in Commissione Autonomia per un’audizione avente ad oggetto il Disegno di Legge Regionale di Riordino degli Enti Locali.
Naturalmente ci siamo presentati puntualissimi e abbiamo esposto i seguenti dubbi e criticità riscontrate dalla lettura del Disegno di Legge presentato in Commissione dalla Giunta Regionale e che potete trovare in allegato alla Delibera di Giunta Regionale n 53/17 del 29/12/2014.
• Abbiamo espresso grande preoccupazione per lo stato di incertezza che ruota intorno al DDL, sia rispetto al trasferimento delle funzioni ora svolte dalle Province sia, soprattutto, in riferimento al destino dei dipendenti;
• Abbiamo ribadito che l’Ente intermedio è fondamentale in una Regione come la Sardegna, per l’espletamento di funzioni che necessariamente per la loro peculiarità non possono che essere gestite in ambito sovra comunale (vedi ambiente, viabilità, edilizia scolastica, politiche del lavoro…);
• Abbiamo manifestato il nostro timore circa il rischio che il personale venga dichiarato in esubero senza una reale possibilità di ricollocazione. In particolare il rischio è contingente per le Province di nuova istituzione, che sono già state abrogate e non hanno neppure il salvagente dello Statuto Regionale. Dalla lettura del DDL sembra evincersi che, mentre i dipendenti delle Province Statutarie, per il momento, continueranno ad avere come datore di lavoro l’Ente Provincia, quelli delle Province abrogate (da ormai tre anni) dovranno essere trasferiti e, ad oggi non hanno chiaro quale sarà il nuovo datore di lavoro, con quali modalità dovrà avvenire un eventuale trasferimento contrattuale, quali saranno le funzioni che andranno a svolgere e se i posti vacanti negli altri Enti pubblici del territorio sono sufficienti a garantire il mantenimento di tutti i posti di lavoro;
• Abbiamo posto l’accento sull’assenza di un reale risparmio derivante dall’abrogazione delle province, soprattutto se alla stessa fa seguito la creazione di un imprecisato numero di enti intermedi (che si chiamino Unioni di Comuni, Associazioni di Unioni di Comuni o Città Metropolitana), che determinerà confusione nella cittadinanza e precarietà per i lavoratori.
• Auspichiamo che l’istituzione della Città Metropolitana non sia lo strumento con cui creare desertificazione di servizi nei territori limitrofi;
• Pensiamo che potrebbe essere utile che anche la Regione Sardegna si pronunci in merito alle tabelle di equiparazione dei contratti pubblici e valuti la possibilità di inserire in legge l’ipotesi di favorire l’utilizzo dei prepensionamenti mediante la normativa cosiddetta “Pre-Fornero”.
Il Presidente della Commissione Autonomia, al termine dell’audizione, riflette sul fatto che per quanto la Regione Sardegna abbia potestà legislativa in materia di enti locali, debba comunque lavorare nei ranghi di quanto previsto dalle leggi nazionali, anche perché una riforma così radicale toccherà inevitabilmente materie importanti per le quali la Regione non ha potestà legislativa, come, ad esempio la revisione della spesa pubblica e il personale della pubblica amministrazione.
Aggiunge inoltre che il DDL, presentato il 15 gennaio 2015, ora dovrà essere integrato con altre normative nazionali che sono successivamente intervenute e che la Regione ha l’obbligo di considerare, prima fra tutte la Legge di Stabilità n. 190 del 23 dicembre 2015.
Vi terremo aggiornati su ulteriori news!
Hanno partecipato all’incontro:
Donatella Rubiu Usb (Prov.Carbonia-Iglesias)
Enrico Rubiu Coordinamento Regionale Usb
Luca Locci Usb (Prov.Cagliari)
Cagliari 23 apr. 15