GST di Macomer: l'azienda licenzia, il giudice reitegra. UNO SPACCATO DELLA FUNZIONE REALE DELL' ART. 18 AI TEMPI DELLA LEGGE FORNERO! UNA VITTORIA DEI LAVORATORI!

Nuoro -

 

Una buona notizia per i quattro lavoratori licenziati dalla GST di Macomer; per tre di loro, Graziano Campus, Mario Pinna, Roberto Piga, il Giudice del lavoro del Tribunale di Oristano, Dott. Salvatore Carboni, ha accolto integralmente le istanze presentate dall’avvocato dei lavoratori Viviana Sannia. Il giudice ha dichiarato nulli i licenziamenti condannando la GST all’immediata reintegrazione degli operai nel posto di lavoro, riconoscendo loro anche il danno subito per effetto del licenziamento illegittimo, pari alle retribuzioni dovute tra il giorno del licenziamento e quello della effettiva reintegrazione in servizio, in una misura non inferiore alle cinque mensilità dell’ultima retribuzione globale di fato percepita. Inoltre, il Giudice ha condannato la GST al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali, maturati tra il giorno del licenziamento e quello della effettiva reintegrazione in servizio. Pure, la GST dovrà pagare tutte le spese legali.

Il licenziamento è stato censurato sotto molteplici profili: 1) la sua regolarità formale, in quanto l’Amministratore Melis non aveva il potere di licenziare; 2) la sua natura discriminatoria, in quanto determinato dall’appartenenza sindacale ad un sindacato, l’USB, evidentemente sgradito all’azienda; 3) la carenza di giustificato motivo oggettivo.

Per le sorti del quarto lavoratore, Gianni Schintu, però, bisognerà attendere. Infatti, di fronte al Giudice, durante la prima udienza, il lavoratore aveva avanzato una proposta di transazione alternativa alla reintegra sul posto di lavoro, per la quale l’azienda si era riservata di pronunciarsi. In data odierna, presso il Tribunale di Oristano, la GST ha rigettato la proposta e, per questo motivo, a breve sarà il Giudice Dott. Carboni, a pronunciarsi sulla richiesta di reintegra del lavoratore.

La sentenza di ieri è una vittoria dei lavoratori, frutto del lavoro dell’avvocato, ma è anche un riconoscimento dell’azione sindacale che l’USB ha portato avanti sempre a tutela dei propri iscritti e dei lavoratori in generale. Infatti, tra le motivazione, il Giudice ha riconosciuto anche la natura discriminatoria dell’appartenenza sindacale, ricollocando le contraddizioni e le conflittualità che emergono nei posti di lavoro nei binari della legittimità e della giusta dialettica che dovrebbe segnare il confine tra l’etica delle parti coinvolte, il sindacato e il padronato, e l’abuso, l’arbitrio, mirato a ledere i diritti e la dignità dei lavoratori.

 

L’Unione Sindacale di Base fa propria questa vittoria, perseguita contro la GST e contro la posizione passiva di spettatore assunta dal Comune di Macomer, sia prima che dopo i licenziamenti, poichè nella qualità di socio di maggioranza, il Comune di Macomer avrebbe dovuto vigilare sempre sul rispetto del CCNL all’interno dell’azienda, nonché sulle scelte aziendali a danno dei lavoratori e, visti i risvolti, di quattro in particolare.

Questa sentenza non solo reintegra i lavoratori ma, in un momento come questo, dove il mondo del lavoro e i suoi diritti sono sotto “attacco”, sancisce l’importanza di difendere con forza questi diritti, a partire dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori che è stato decisivo per far riconquistare a questi operai, non solo il posto, ma anche la dignità stessa di lavoratori, di persone.

 

AL LAVORO E ALLA LOTTA!

 

USB FEDERAZIONE DI NUORO