IL PATTO DI STABILITA' INCIDE SULLA CARNE VIVA DEL PAESE

Cagliari -

 

 

Il Patto di Stabilità è stato pensato dall’Unione Europea per tenere sotto controllo i conti pubblici degli Stati appartenenti all’area Euro, con l’obiettivo di ridurre i deficit e i debiti accumulati negli anni e risanare così le finanze pubbliche. L’Europa ha posto degli obiettivi; come raggiungerli è una scelta che compete ai singoli Stati.

 

Quando si parla di conti pubblici non ci si riferisce solo a quelli degli Stati centrali, ma sono compresi anche quelli degli enti territoriali (Regioni, Province, Comuni, ecc.). Per questo il Patto di Stabilità produce effetti anche per questi enti.

 

Come è stato impostato in Italia.?

 

Il Parlamento italiano, lo stesso Parlamento che non è riuscito a trovare il tempo per modificare la legge elettorale, (cosa che avrebbe potuto fare con una normalissima legge ordinaria), ha pensato di inserire il patto di stabilità in Costituzione e lo ha fatto con la maggioranza dei due terzi e nel silenzio assoluto dei mezzi informazione.

 

Il pareggio di bilancio entra così in Costituzione, modificando l'articolo 81, 97, 117 e 119 della Carta, nel silenzio senza alcun dibattito politico,

 

E' legge. Da oggi la Costituzione italiana non è più la stessa, il nuovo articolo 81 afferma:

 

"Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

 

Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.

 

Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.

 

Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.

 

L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.

 

Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale".

 

Il nuovo articolo 81 della Costituzione, al contrario del vecchio, abroga inoltre il divieto di stabilire nuove spese o tributi tramite la legge di bilancio. Vengono inoltre riformati gli articoli 97, 117 e 119 della Costituzione (http://is.gd/YVpoLw), poiché gli enti locali vengono dotati di autonomia di spesa e imposizione di nuovi tributi, ma sempre nel rispetto del vincolo di pareggio di bilancio, col divieto di ricorso al debito per finanziare la gestione ordinaria.

 

In parole povere, lo Stato e le amministrazioni pubbliche non potranno spendere più di quanto incassano. Lo Stato, e molti enti locali, sono però a tutt'oggi fortemente indebitati. Questo non può che tradursi in un taglio drastico dei servizi pubblici, o ad un aumento delle imposte.

 

Le leggi , si sa, non sono “neutre” esse incidono e fortemente sulla vita di ognuno di noi, e incidono maggiormente sulle fasce di popolazione meno abbienti.

 

Vogliamo, fornire un esempio, uno solo di quali possono essere le conseguenze di una simile legge. Potremmo parlare di presidi ospedalieri costretti a chiudere, di servizi al cittadino negati ecc.. ci limitiamo, invece a citare un articolo di cronaca dell’Unione del mese scorso.

 

Si tratta di una corrispondenza da Arbus e così recita “Antonio Usai, muratore disoccupato di 52 anni si è tolto la vita impiccandosi. Sapeva fare il muratore e un tempo era molto impegnato, poi le difficoltà a trovare un’occupazione si sono fatte sentire e non è riuscito più ad inserirsi nel mondo del lavoro. Da tempo viveva nell’attesa dei cantieri comunali. Cantieri che purtroppo rimangono fermi a causa del patto di stabilita’. Quello di Usai è il terzo suicidio ad Arbus nel giro di un anno. Il primo risale ad agosto del 2011 quando un altro disoccupato 57enne si tolse la vita. Il secondo allo scorso agosto. Tre suicidi per disoccupazione nello stesso comune: Arbus, comune di 6.500 abitanti. Tre suicidi per disoccupazione.  

 

E lo chiamano patto di stabilità….