IL TAR SOSPENDE IL CONCORSO DELL'A.O. BROTZU

Cagliari -

 

 

La Regione Sardegna ha applicato negli ultimi anni, le politiche in materia di sanità che venivano richieste dai governi centrali, le stesse politiche seguite da tutti i governi regionali.

 

La ricetta imposta e seguita supinamente è questa: tagli di posti letto e personale, chiusura dei piccoli ospedali, trasformazione delle strutture sanitarie in casa della salute, chiusura di reparti quali ostetricia e medicina, trasformazione degli ospedali in strutture per cronici di lunga degenza, definanziamento del sistema sanitario regionale e precarizzazione del lavoro.

 

Ma malgrado tutto questo, il risultato è l’aumento della spesa progressiva negli anni e l’altra faccia della stessa medaglia, la riduzione costante dei servizi.

 

La battaglia che come Usb abbiamo fatto per la reinternalizzazione dei servizi in appalto, per l’assunzione dalle graduatorie ove presenti e per lo svolgimento di nuovi concorsi per le figure necessarie nelle aziende, invece dell’utilizzo massiccio di lavoro interinale che costa di più perché prevede un guadagno per le società di lavoro in somministrazione, trovano oggi giorno conferma e sostegno da più parti.

 

La stessa giunta regionale ha recepito una norma nazionale che pone un freno all’utilizzo di lavoro interinale, e la Corte dei Conti regionale nella sua relazione annuale sulla sanità sarda ha posto in rilievo la crescita strutturale della spesa per l’utilizzo massivo di lavoro interinale e spesa farmaceutica. Questo, ricordiamolo nuovamente, in presenza di riduzione dei servizi. Il che dimostra che gli sprechi della sanità sono da individuare in altre voci.  

 

Il Tar della Sardegna negli ultimi giorni ha bloccato cautelativamente il concorso indetto dall’A.O. Brotzu per la figura di OSS, in quanto esiste già una graduatoria ancora valida. Le politiche di sfruttamento del lavoro interinale vengono sconfessate dalla magistratura contabile e smentisce platealmente chi ha sempre trovato scusanti per non procedere alle assunzioni dalle graduatorie.

 

Usb esprime soddisfazione per la sospensione del concorso, e continuerà ad appoggiare le lotte dei precari, dei lavoratori della sanità, e il diritto di tutti i cittadini di questa regione e stato ad avere assistenza sanitaria di qualità certificata e gratuita.