Argomento:

INPDAP - ASSENTEISMO

In allegato il comunicato e gli articoli di stampa

Nazionale -

La campagna contro i dipendenti pubblici prosegue indefessa.

 

Questa volta sotto tiro c’è un dipendente Inpdap, vedi il  quotidiano il Centro di Teramo, reo di aver procurato un danno erariale di circa 1.000 euro, per un’assenza non giustificata ancora tutta da provare, che lo porterà di fronte al giudice per l’eventuale processo.

 

Nel frattempo però il quotidiano l’Unione Sarda riporta alla luce una vicenda conosciuta da tutti e risalente al 2003 sulla vendita di tre torri ad uso ufficio, a seguito della cartolarizzazione del patrimonio immobiliare dell’Inpdap, per la quale il danno erariale è stimato intorno ai 16 milioni di euro, siamo arrivati al 2008 ed ancora sotto processo non è finito nessuno.

 

Forti con i deboli e deboli con i forti, rispettando fedelmente  le logiche clientelari collegate alla spartizione del potere decisionale.

 

Sia chiaro la RdB non intende difendere gli assenteisti e  aspetta gli esiti dei provvedimenti giudiziari  che verificheranno le responsabilità penali, ma di fronte alle dimensioni del danno erariale, alle lentezze o accelerazioni ad orologeria, alle responsabilità etiche di un Ente Pubblico che continua imperterrito ad essere gestito con le vecchie logiche clientelari, non intende far passare impunemente l’attacco mediatico ai dipendenti fannulloni ed assenteisti, mentre fra l’altro si tagliano le risorse per il Fondo Incentivante la Produttività.

 

I lavoratori sono messi con le spalle al muro, stare zitti ed accettare  le logiche lottizzatrici e la loro gogna mediatica o reagire con tutta la forza ed i mezzi possibili, potendo contare sul fatto che uno di questi è rappresentato dalla RdB-CUB e dalle sue iniziative di lotta, che possono acquistare più forza con la partecipazione e con l’iscrizione.

 

Il 10 Ottobre ci sarà sotto il parlamento una manifestazione contro il vergognoso attacco ai diritti della L.104/92 ed i permessi per malattia.

 

Il 17 Ottobre uno sciopero generale contro il vero obiettivo della L.133 (ex Decreto 112) di smantellamento dei servizi pubblici.

 

Ai dipendenti dell’INPDAP chiediamo solo di partecipare in massa uno sforzo assolutamente necessario di fronte a quello che sta succedendo.