LA DISCRIMINAZIONE CONTRO I PIU' DEBOLI E' "NORMALE AMMINISTRAZIONE"

Cagliari -

“Questa cosa che è successa oggi è normale amministrazione” dice la ragazza con cui stiamo parlando. Una diciottenne, di etnia rom, che per motivi di riservatezza chiamiamo Maria, nata in Italia e che abita in un campo Rom.

Normale amministrazione definisce il fatto che una quindicina di carabinieri in tuta mimetica, armati di tutto punto si siano recati presso il campo rom ed abbiano fatto una perquisizione in perfetta regola senza mostrare uno straccio di mandato, ed anzi aver risposto ad una richiesta di questo genere con una frase tipo: “noi non abbiamo bisogno di mandato” “Tu non sei maggiorenne abbastanza per chiedere se noi un mandato ce l’abbiamo”. “Normale amministrazione” e questo significa che non s’è trattato di un caso né sporadico né isolato, che è quasi una prassi.

Una prassi che carabinieri possano recarsi in un campo rom senza un regolare mandato (o perlomeno senza mostrare lo stesso) rovistare in tutte le baracche adibite ad abitazione, fin dentro i frigoriferi. “Normale amministrazione” dice la ragazza e non riusciamo a capacitarci e cerchiamo immaginare cosa sarebbe successo se questo fatto realmente accaduto nel campo rom di Selargius fosse successo in un paese o in un rione di una città: cosa sarebbe successo se, a seguito di una soffiata, o dell’intuizione di uno zelante investigatore che avesse presupposto l’esistenza di un reato in un paese e i carabinieri si fossero precipitati a perquisire, TUTTE le abitazioni del paese fin dentro i frigoriferi e senza mostrare un regolare mandato dell’autorità giudiziaria, a tutti i cittadini fosse stato richiesto di svuotare il portafogli per mostrare di quanti contanti si sia in possesso e fin’anche quanti ghiaccioli ci sono in frigo.

L’indignazione in questo caso sarebbe stata grande, si sarebbe protestato, indignato, si sarebbe gridato allo stato di polizia ecc.. In questo caso, invece, non è successo niente. E perché sarebbe dovuto succedere?

Ad essere perquisiti sono stati cittadini rom! Anzi, dei non-cittadini visto che la maggioranza di loro non godono neppure del “privilegio” della cittadinanza italiana. Cittadini di serie z, insomma ed allora perché allarmarci? Perché preoccuparci? Noi non siamo rom!

E quella che è successa al campo di Selargius è “normale amministrazione” per i Rom! Adesso! E domani? E se questi non fossero i segni di quello che potrebbe diventare normale amministrazione per tutti?

Vale la pena, forse, ricordare quanto detto dal pastore evangelico tedesco durante la seconda guerra mondiale: Presero gli zingari e la cosa non mi disturbò.

Io non ero zingaro.

Presero i comunisti e lo trovai perfino giusto, del resto io ero stato sempre anticomunista.

E poi presero i socialisti.

Guardai dall’altra parte. Io non ero socialista.

Presero gli oppositori, pensai che la cosa non mi riguardasse, del resto la mia opposizione era stata sempre morbida.

Poi vennero e presero me. Guardai. Chiesi aiuto.

Nessuno udì le mie invocazioni. Ero rimasto solo.

                                                                                                                     

 USB FEDERAZIONE SARDEGNA