O LAVORO ... O REDDITO !!
GLI INVISIBILI DEL MERCATINO DELL'USATO PROTESTANO CONTRO LO SMANTELLAMENTO PER LA LORO SOPRAVVIVENZA.
La pazienza è finita. Facciamoci sentire!
La crisi sanitaria ha fatto venire alla luce l’estrema vulnerabilità di tanta parte della popolazione costretta a vivere di redditi precari e intermittenti. I provvedimenti del governo sono riusciti a coprire solo in piccola parte chi lavora con contratti atipici e svolge attività saltuarie e stagionali.
Stiamo assistendo, ad una impennata di prezzi di generi alimentari e di prima necessità, dettati non dagli “aumentati costi di produzione” ma dalla rapacità delle grandi catene di distribuzione e dalla assurda filiera di produzione, fatta di caporalato, condizioni infami ed al limite della schiavitù per i lavoratori che questi prodotti li producono.
Una fetta sempre più grande di cittadini sta diventando sempre più povera, i pochi soldi quando si riesce a racimolare servono per mangiare , tant’è che molti anche se malati hanno rinunciato pure a curarsi.
Il governo ha ordinato degli ammortizzatori sociali che non sono, però, previsti per tutta la popolazione. Una grande parte di cittadini ancora una volta è stata esclusa. Molti di noi esclusi lo erano anche prima di questa pandemia e lo sono tuttora e per sopravvivere in mancanza di lavoro si sono dovuti arrangiare, per portare un pezzo di pane a casa, hanno dovuto inventarsi il “mercatino domenicale”
Invece di creare posti di lavoro per poter dare a tutti la possibilità di una vita “dignitosa” vogliono toglierci anche il “mercatino” che spesso per tanti è l’unica fonte di reddito e di sopravvivenza.
Le varie ordinanze che sindaci di tutti i colori politici hanno emesso o sono in procinto di emettere: Ordinanze, che, vanno sotto il nome di “ordine pubblico e decoro urbano” e che priveranno centinaia di cittadini di quel reddito minimo di sussistenza che ricavavano dalla vendita di oggetti ricevuti o posseduti e che cercavano di offrire ad eventuali compratori nei vari mercati rionali. Parliamo di decine di padri e madri di famiglie che così facendo, recandosi, nel giorno di domenica al “mercatino di Viale Trento” e di “Via Po” speravano di sbarcare il pranzo e la cena per la propria famiglia. Cosa che non potrebbero più fare se un “regolamento stringente li costringesse a divenire “ambulanti” soggetti a partita IVA, pagare il suolo pubblico in anticipo e magari a fine giornata non aver venduto nulla.
ADESSO BASTA LA MISURA È COLMA
SIAMO VERAMENTE ARRABBIATI E STUFI DI QUESTA SITUAZIONE
O CI DATE LAVORO O CI DATE REDDITO.
In assenza di alternative serie e concrete difenderemo il nostro “mercatino” e
il giorno Venerdì 19 Giugno 2020 alle ore 10,00
col Comitato spontaneo “Via Po”saremo davanti al Comune di Cagliari in Via Roma , 145 per incontrare il Sindaco onde potergli rappresentare il disaggio di tantissimi cittadini , nonché, formulare le nostre proposte.