PORTOVESME SRL: INQUINAMENTO DEL TERRITORIO, AL VIA IL PROCESSO DI APPELLO

Una storia di solidarietà al contrario. I confederali esprimono solidarietà al dirigente condannato in primo grado.

Al via il processo d’appello contro i responsabili della gestione dei rifiuti e del sistema ambientale della Portovesme srl, condannati in primo grado per traffico di rifiuti pericolosi smaltiti illecitamente nelle cave del cagliaritano.

 

Cagliari -

 

 

Solidarietà, secondo il grande dizionario Garzanti, è “il vincolo di assistenza reciproca nel bisogno che unisce gli individui fra di loro”.

 

La solidarietà diceva il grande Brecht è la forza della classe lavoratrice. Senza questo vincolo si smette di essere classe e si diventa individui.

 

Su questo vincolo si formarono le leghe operaie prima e i sindacati poi.

 

Era, comunque, sottinteso che la solidarietà doveva essere dimostrata nei confronti dei propri compagni di lavoro verso la propria classe di appartenenza o in modo più esteso verso popoli che si pensava fossero sfruttati.  

 

Questo era il senso della solidarietà quando ancora le parole avevano il senso originale. Quando il sindacato faceva il sindacato e i lavoratori si riconoscevano in esso.

 

Poi, venne l’era della globalizzazione, del modernismo, della svendita dei principi che tante lotte erano costati ma per mezzo delle quali tante conquiste si erano ottenute. Non era scontato che i figli degli operai o dei braccianti potessero frequentare le università: e lo si è conquistato. Non era pacifico che tutti i cittadini avessero diritto al voto per eleggere il parlamento ed anche questo lo si è conquistato (vogliamo ricordare che le donne italiane questo diritto lo conquistarono solo nel 1946?). Quel che avvenne poi è sotto gli occhi di tutti. E’ cronaca di tutti i giorni, ma vale la pena ricordarlo, almeno per grandi linee: diritti faticosamente conquistati che vengono svenduti, contratti di lavoro che vengono stipulati sempre più al ribasso, un massiccio attacco al pubblico ed in primo luogo al lavoro pubblico, il lento smantellamento dello stato sociale a cominciare dai pilastri di questo: la scuola, l’università, e la sanità.  

 

Se questo è il quadro d’insieme è normale che i tre segretari territoriali del Sulcis (CGIL, CISL, UIL) si siano sentiti in dovere di emettere un comunicato di solidarietà al dirigente della Portovesme S.r.l. Sig. Lolliri condannato in primo grado … per corruzione, ad un anno e quattro mesi, con pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, per aver versato 9.000 euro all’ex sindaco Adriano Puddu in cambio del via libera a un parco eolico su terreni gravati da usi civici.  

 

Un gruppo di manifestanti si sono ritrovati, dunque, nei giorni scorsi, a manifestare davanti al tribunale di Cagliari prima, dove si teneva,   il processo in Corte d'Appello nei confronti di Aldo Zucca e Maria Vittoria Asara, già condannati in primo grado con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi e a 2 anni e due mesi per il presunto traffico di rifiuti inquinanti derivati dalla Portovesme srl, smaltiti illecitamente in cave del cagliaritano e utilizzati per riempire fondi stradali anche nel parcheggio degli ospedali. I due erano i responsabili per conto dell'azienda del sistema di gestione ambientale e dello smaltimento rifiuti.

 

E anche davanti alla sede della Cgil, in viale Monastir, dopo, per protestare contro le manifestazioni di solidarietà che quel sindacato assieme a Uil e Cisl ha manifesto nei confronti di Lolliri.

 

Questo per ricordare che i lavoratori non sono disposti ad accettare supinamente il fatto che il lavoro debba essere una variabile assoggettata all’inquinamento e al malaffare.

 

Per ricordare, infine, che la parola solidarietà è una parola troppo nobile e non va confusa con connivenza con i padroni.