Rapporto Istat su Struttura delle retribuzioni in Italia
La retribuzione oraria delle donne è inferiore a quella degli uomini. La retribuzione aumenta con l’età media dei dipendenti. I dirigenti hanno una retribuzione oraria pari a circa quattro volte quella degli operai
Secondo i risultati della rilevazione quadriennale sulla struttura delle retribuzioni (armonizzata a livello europeo), nel 2010 ammonta a 16,2 euro la retribuzione lorda annua per ora retribuita dei lavoratori dipendenti nelle imprese e istituzioni con almeno 10 dipendenti nell'industria e nei servizi (escluse le attività della P.A. in senso stretto: amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria - sezione O della classificazione Ateco 2007). La retribuzione oraria delle donne (15,3 euro) è inferiore del 9,4% a quella degli uomini (16,7 euro).
Dal punto di vista settoriale, il livello massimo di retribuzione oraria (26,5 euro) si registra nelle Attività finanziarie e assicurative, quello minimo (10,8 euro) nelle Altre attività dei servizi.
La retribuzione oraria aumenta in misura significativa con l'età media dei dipendenti: da 9,6 euro nella classe 14-19 anni, a 11,2 euro in quella 20-29 anni, fino a 23,5 euro per il personale dipendente ultrasessantenne.
I dirigenti hanno una retribuzione oraria pari a circa quattro volte quella degli operai (44,3 euro contro 11,8); i dipendenti con laurea o titolo di studio superiore percepiscono una retribuzione oraria più che doppia rispetto a quella dei dipendenti con un titolo di istruzione primaria (26,2 euro contro 11,6).
La retribuzione lorda annua per dipendente, pari a 28.558 euro, sale a 31.394 euro per gli uomini e scende a 24.828 per le donne. Questa differenza è dovuta in parte al diverso numero di ore annue retribuite, che per i primi si attesta a 1.876 ore e per le seconde a 1.620 ore.
Le retribuzioni medie delle qualifiche più elevate ammontano a 88.942 euro l'anno per gli uomini e a 61.361 euro per le donne; quelle delle qualifiche più basse a 20.064 euro per gli uomini e a 13.784 euro per le donne.
I dipendenti con almeno 15 anni di anzianità aziendale percepiscono una retribuzione annua superiore del 61,4% rispetto a quella dei dipendenti che sono stati assunti da meno di 5 anni.
La retribuzione oraria relativa al mese di ottobre 2010 è pari a 14,0 euro per ora retribuita nell'Unione Europea a 27 paesi (Ue27), a 15,2 euro nella zona Euro (17 paesi). L'Italia, con 14,5 euro, si posiziona al dodicesimo posto nella graduatoria Ue27.
In Italia, la retribuzione oraria, espressa in termini nominali (ovvero senza tener conto del potere di acquisto) è inferiore di circa il 14% rispetto a quella della Germania, del 13% rispetto al Regno Unito, dell'11% nel confronto con la Francia; risulta invece superiore di circa il 26% rispetto alla retribuzione oraria percepita in Spagna.
Tra il 2006 e il 2010 il gender pay gap (la differenza percentuale tra la retribuzione oraria di uomini e donne nel mese di ottobre rapportata alla retribuzione maschile) si riduce nella Ue27 (dal 17,7% al 16,2%), mentre aumenta in Italia (dal 4,4% al 5,3%) dove è comunque nettamente più contenuto che in altri paesi.
Fonte Istat