Regione Autonoma della Sardegna- Ass.to EE.LL. Finanze ed Urbanistica

LA TORRE D’AVORIO INIZIA A SGRETOLARSI

Giudice del Lavoro Condanna la Regione Sarda

Cagliari -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche in Sardegna esiste una speranza per chi si batte contro l’arroganza di quelli che si credono intoccabili e contro la connivente indifferenza di molti pubblici funzionari.

 

Il Tribunale di Cagliari in data 11/07/07 ha accolto il ricorso di una dipendente regionale iscritta alla RdB-CUB, presentato dall’avv. Giulio Murano del Foro di Roma e ha condannato la Regione Autonoma della Sardegna- Ass.to EE.LL. Finanze ed Urbanistica.

 

Il ricorso, con carattere d’urgenza, è stato presentato per porre fine ad anni e anni di prevaricazioni di ogni sorta, consistenti in arbitrarie interferenze sul lavoro e nel demansionamento.

 

Ciò aveva comportato la necessità, da parte della lavoratrice, di chiedere un primo trasferimento ma successivamente la vita lavorativa della ricorrente era peggiorata ancora, tanto che si vide costretta ad utilizzare frequenti periodi di riposo per poter recuperare lo stress accumulato. A seguito di ulteriori peggioramenti della sua vita lavorativa, la dipendente si era vista costretta a presentare anche altre domande di trasferimento, tutte puntualmente rigettate.

 

È notorio che il lavoratore/trice sottoposto/a  a questo tipo di stress (mobbing), viene provato emotivamente e fisicamente, e rischia di commettere dei passi falsi che possono compromettere ancora di più il proprio benessere. In questi casi il primo consiglio degli esperti in questa materia è quella di non prendere decisioni irreversibili. La ricorrente, se pur seriamente provata, di fronte alla possibilità di "scappare" o "ribellarsi" ha deciso di reagire perché … ribellarsi è giusto!

 

Il Tribunale ha ordinato all’Amministrazione regionale di trasferire, con decorrenza immediata, la ricorrente presso altro Ufficio, condannando, inoltre, l’Amministrazione al pagamento delle spese legali della ricorrente.

 

Questa importante vittoria è stata resa possibile dalla straordinaria presa di posizione della lavoratrice e dall’encomiabile gestione legale dell’avv. Giulio Murano.

 

Una sentenza inequivocabile, che squarcia il velo su anni ed anni di abusi e sancisce quanto sacrosante siano le rivendicazioni di maggior giustizia, segnando un punto fermo per il futuro di quei lavoratori della Regione che non vogliano subire più angherie e soprusi.

 

Non sempre è possibile arrivare ad un risultato come questo senza lottare. Soprattutto quando si crede che la "REGIONE" sia una TORRE D’AVORIO intoccabile.

 

Purtroppo molte volte ad esserne convinti, o a farlo credere, sono proprio quei rappresentanti concertativi che invece di lottare per impedire che ciò avvenga si adagiano adducendo l’ineluttabilità e fatalità degli eventi. Le OO.SS. di categoria, spesso, si limitano a protestare molto blandamente, seguendo la logica della discussione ad oltranza. Ma oltranza fino a quando? Intanto con il loro comportamento legittimano l’operato dell’Amministrazione.

 

Incoraggiati anche da questa sentenza, ci rivolgiamo a tutti coloro che, stufi di subire, hanno intenzione di riprendere in mano il proprio futuro; un altro modo di fare sindacato esiste, un altro sindacato che porta le istanze della base senza secondi fini e compatibilità partitiche, politiche e lobbystiche. Siete Voi lavoratori le Rappresentanze Sindacali di Base (RdB).

 

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