Rigoroso rispetto delle mansioni e dei compiti attribuiti dalle norme e dai regolamenti al personale giudiziario
In allegato il comunica unitario
Lo stato della Giustizia in Italia ed il suo malfunzionamento non costituiscono certo una novità; tuttavia nel corso degli ultimi anni le cose sono andate peggiorando e sempre più numerosi sono i rapporti pubblicati da istituzioni nazionali ed internazionali che denunciano una situazione di degrado al limite del collasso.
La disfunzione del sistema incide negativamente sulla vita dei cittadini per il progressivo abbassamento della soglia dei diritti e mortifica il generoso impegno di migliaia di lavoratori giudiziari costretti, per mancanza di mezzi e risorse, a fornire all’utenza un servizio sempre meno dignitoso.
Ciononostante il personale continua a svolgere servizi delicati, con carichi di lavoro insopportabili e sotto la pressione di riforme ordinamentali e processuali sempre più impetuose e “a costo zero”: chiunque frequenti gli Uffici Giudiziari conosce come quel pò che funziona della macchina della giustizia, lo si deve alla volontà e all’abnegazione dei tanti dipendenti costretti a dare risposte spesso superiori alle proprie forze.
A fronte dei tanti sacrifici cui i lavoratori giudiziari sono sottoposti la risposta della politica è stata quella di operare un blocco delle assunzioni e del “turn over”, di ridurre le dotazioni organiche, di tagliare le risorse del FUA, ecc.
Pare insomma di capire che l’unico disegno perseguito coerentemente sia quello dello smantellamento sistematico delle strutture e del ricorso sempre più massiccio alla esternalizzazione e privatizzazione dei servizi giudiziari…