«Se non fai multe vuol dire che non lavori»
Denuncia degli addetti alla sosta del Ctm service al sindacato Flaica e alla Cisl.
«Solo cinque contravvenzioni? Se non fai molte multe significa che non lavori». È il ritornello che gli addetti alla sosta del Ctm service (cinquanta) si sentono ripetere ogni volta che nel loro libretto i verbali staccati, e lasciati sul parabrezza degli automobilisti nei posti con strisce blu, sono pochi. Lo denuncia la Federazione lavoratori agro, industria, commercio affini (Flaica) della Confederazione unitaria di base (Cub), con il suo segretario Carlo Serra, sostenuto da una ventina di vigilantes, in gran parte iscritti alla Cisl.
C'è anche chi racconta la sua esperienza, solo su garanzia dell'anonimato: «Vorrei lavorare tranquillo, ma ultimamente è diventato impossibile», dice uno degli addetti alla sosta tra i più anziani. «Stiamo raccogliendo numerose proteste da parte dei lavoratori del Ctm Service - spiega Serra - che si sentono sotto costante pressione da parte dei capi squadra che spingono perché si mettano più multe. Quello che preoccupa maggiormente è che mettono in relazione le poche multe allo scarso rendimento lavorativo».
Il rischio è che il pesante clima tra i vigilantes dei parcheggi si ripercuota sui cittadini, creando un clima di terrore da multa. «Alcuni dipendenti - continua il segretario della Flaica che per ora ha tra i suoi iscritti due vigilantes, ma che raccoglie anche lamentele di molti altri colleghi - hanno fatto sapere che se uno non si adegua alla disposizione di emettere più contravvenzioni è controllato a vista, e gli viene contestato anche il più piccolo ritardo». Situazione confermata anche da uno dei vigilantes storici, iscritto a un altro sindacato (la Fisascat Cisl): «Se alla fine delle otto ore passate in strada a respirare smog - racconta - abbiamo staccato solo cinque o sei multe ci sentiamo dire che non abbiamo lavorato. "Come è possibile, ieri un tuo collega è arrivato a cinquanta contravvenzioni", dicono per provocarci. Capita spesso che in alcune zone gli automobilisti siano ligi nel rispetto delle regole, e paghino il tagliando. Non possiamo certamente inventarci multe che non esistono».
Il tutto per mille euro netti al mese con quaranta ore settimanali, più ferie, tredicesima e quattordicesima. «Non ci lamentiamo - aggiunge l'addetto alla sosta - ma vogliamo anche ricordare che non abbiamo indennità, eppure lavoriamo in mezzo alla strada, tra gli scarichi delle auto, sotto il sole o sotto la pioggia». C'è anche chi da molti anni non è salito di livello e supera di poco i novecento euro di stipendio. «Segnaliamo queste anomalie - conclude Serra - alla Cisl che è la principale forza sindacale, sperando di aprire un tavolo di confronto con l'azienda».
(m.v.) L'Unione Sarda