SOLIDARIETA' AD ANTONELLO REPETTO
L’AIAS, sembra proseguire nella sua folle corsa, come una locomotiva priva di conduttore, sulla lnea che s’è data:
Una linea di condotta padronale fatta di licenziamenti, ricatti nei confronti del potere politico, pazienti, dipendenti.
Dopo la macelleria sociale attuata nel 2013 con ben più di cento li-cenziamenti, continua a pagare gli stipendi con sei, sette mesi di ri-tardo e dulcis in fundo, commina sanzioni disciplinari ai lavoratori che cercano di alzare la testa per reclamare il dovuto.
Nemmeno le sanzioni disciplinari sembrano essere state sufficienti a parere dei dirigenti AIAS, visto che adesso è passata direttamente ai licenziamenti “per giusta causa”, guarda caso, proprio contro i lavoratori che più si sono esposti in questa annosa vertenza: E’ toccato prima a Roberto Fallo, a seguire Ciocci, per finire (per adesso) con Antonello Repetto.
La strategia, nemmeno tanto originale poi, sembra essere sempre quella: colpirne uno per educarne cento!
Abbiamo avuto modo di dimostrare la nostra solidarietà a Roberto e Armando e lo stesso facciamo con Antonello.
Conosciamo da anni Antonello, conosciamo la sua dedizione al lavoro e l’impegno che egli profonde nelle lotte in cui si cimenta. L’abbiamo visto e avuto accanto nelle lotte contro le basi e le servitù militari così come per la riconversione della fabbrica di bombe di Domus Novas.
Abbiamo condiviso lo spirito delle lotte che egli ha portato avanti pur non condividendone il modo, quello di agire in solitaria.
Di lui e di tutti gli altri colleghi sanzionati e soprattutto licenziati apprezziamo l’orgoglio di rivendicare un loro diritto, quello di essere retribuiti con regolarità.
Per l’ennesima volta non possiamo non chiedere che l’Assessore non si limiti ad esternare il proprio rincrescimento ma si adoperi fattivamente perché ad essere licenziati, e per giusta causa, siano i manager di questa Amministrazione.