VERTENZA GEOPARCO SARDEGNA - CONTINUA IL PRESIDIO DAVANTI ALL'ASSESSORATO DEL LAVORO.

Cagliari -

Apprendiamo con una certa apprensione, e vivo stupore, da alcuni organi di stampa che l’assessore al lavoro si starebbe preparando, finalmente, ad intervenire per far avere gli stipendi ai dipendenti dalcas. Lo veniamo a sapere dalla stampa, mentre ancora attendiamo di poter parlare con l’assessore per la verifica di una diffida che sarebbe dovuta partire da Ifras verso Dalcas consen-tendo alla prima di anticipare i soldi in sostituzione della seconda.

Cosa è cambiato? Di quella diffida non vi è traccia. Come dell’assessore che continua a non incon-trare i lavoratori e a delegare funzionari che non mettono per iscritto quanto affermato negli incontri.

La situazione è delicata, sono in ballo posti di lavoro e soldi provenienti dalle tasche dei sardi. Ma a quanto pare ora si è pronti ad intervenire; forse la verità è che alla regione sono arrivate informazio-ni più dettagliate, da parte di una delle due aziende, che farebbero ritenere che la verità sia ben più articolata di quanto raccontatoci finora da una delle due consociate? Ci domandiamo come mai l’assessore continui a rispondere alle nostre domande solo attraverso la stampa, e non rispondendo direttamente a noi lavoratori USB, che siamo gli unici a porle nel panorama sindacale del parco geominerario.

Il presidio USB è l’unico presidio che finora ponga al centro della propria vertenza non solo lo sti-pendio, ma l’intera gestione della convenzione relativa al Parco Geominerario e l’importanza di creare un tavolo di GOVERNO E CONTROLLO della convenzione; come vengono spesi 28 milioni di euro all’anno? Da ottobre 2014 la USB lo chiede all’assessorato, ma l’allarme lanciato non è stato accolto con la dovuta attenzione a suo tempo, e il mancato pagamento degli stipendi è solo il risul-tato, più conseguente, di una situazione di mancanza di controllo, e monitoraggio.

La questione non si esaurirà col pagamento dello stipendio, qui si deve immediatamente dar conto ai sardi del motivo per cui non si pagano gli stipendi; come mai nessuno ha ancora detto nulla su questo: quale motivo adduce la Dalcas per non pagare queste spettanze? L’azienda ha comunicato tali motivazioni? E quando ha comunicato? L’assessorato deve rispondere ai lavoratori ed ai sardi.

Ribadiamo inoltre che il nostro non è un presidio mordi e fuggi, che si accontenta delle belle parole del politico di turno per sbaraccare in due minuti, e non è un presidio ad obiettivi limitati; non è un presidio strumentalizzabile, o accontentabile, se non con il ripristino di una minima trasparenza e di una gestione finalmente messa sotto osservazione e controllo da chi eroga i finanziamenti.

 

La usb che presidia la sede dell’assessorato al lavoro, oramai da una settimana, saluta con grande affetto quei lavoratori che in questi giorni organizzano i presidi nei comuni e li ringrazia, ma li invita a porre la questione centrale della gestione complessiva della commessa. Così pure USB rinnova e conferma la propria unità di intenti con la FISMIC, che fin dal primo momento USB ha incitato a par-tecipare al presidio dell’assessorato. La USB non può fare altro che rinnovare l’invito.

 

La USB chiede: il pagamento immediato di tutti gli stipendi nonché la formazione di un tavolo di tec-nici “superpartes” che verifichino i motivi dei mancati pagamenti e la regolarità della intera gestione della convenzione.

Noi vogliamo il pane (lo stipendio) ma anche le rose (trasparenza, buona amministrazione e control-lo)

 

Usb lavoro privato

Sardegna