Cagliari: i migranti presidiano la Prefettura e successivamente bloccano il traffico cittadino. Foto e comunicato

Nel corso dell’incontro con il Prefetto ha comunicato che il centro di accoglienza di Elmas chiuderà a fine 2014

Cagliari -

Sono stati un centinaio i migranti che assieme all’USB, e con la partecipazione del Cagliari Social Forum, hanno dato vita ad un sit in davanti alla Prefettura di Cagliari, per reclamare il diritto di asilo e la concessione del permesso di soggiorno.

 

Asilo che a molti di loro è stato negato con la motivazione che “le loro ragioni non sono credibili”. Non sono credibili se i richiedenti asilo non provengono da Etiopia, Siria, Eritrea, e Mali, ma da quei paradisi di democrazia e benessere (nostro il corsivo) che possono chiamarsi: Ghana, Gambia, Senegal, Nigeria, Sierra Leone, Liberia, ecc. Per altri migranti le motivazioni del diniego sono che " non emergono gravi motivi di carattere umanitario". Questi ultimi devono dimostrare di essere stati oggetto di persecuzione a livello individuale (?).

 

Le rivendicazioni vertevano anche circa le condizioni igienico sanitarie in cui queste persone sono costrette a vivere: Un mini shampoo per una settimana, una saponetta minuscola sempre per una settimana, lenzuola di carta per due mesi. E tutto questo mentre la cooperativa che gestisce questo centro incassa ben 38 euro al giorno per ogni “ospite” di questo centro. E’ stato richiesto di incrementare le corse dei mezzi di trasporto dal centro di Elmas, lontana dal centri abitati e inserita in una parte dell’aeroporto dedicata ad usi militari.

 

Il Prefetto ha assicurato che verificherà quanto detto e prenderà “gli opportuni provvedimenti”, per le questioni di competenza locali, e provvederà ad informare le istituzioni centrali allegando anche il documento che abbiamo loro consegnato.

 

Ha assicurato inoltre che entro il 2014 verrà chiuso il centro di Elmas.

 

Alla fine del sit in, un corteo, colorato, chiassoso ha attraversato le vie della città per dare la vita ad un blocco stradale estemporaneo in Via Roma.

 

Prossimo appuntamento martedì prossimo per verificare i passi ulteriori (anche legali) che si possono intraprendere.

 

Una cosa è certa: L’USB non lascerà queste persone sole.

  

  

                                                  USB FEDERAZIONE SARDEGNA