Editoriale del Consiglio Nazionale Confederale USB
Il Consiglio nazionale confederale USB riunito a Rocca di Papa (Roma) il 17 e 18 novembre ’12 per deliberare l’avvio del primo Congresso Nazionale della Confederazione USB, che dovrà tenersi entro il mese di giugno 2013, ha anche ampiamente discusso della fase politica economica e sociale del Paese.
Il Consiglio Nazionale
> Esprime piena solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati nelle vertenze in atto ed in particolare nella vertenza ILVA, nella vertenza sanità a partire dal San Raffaele di Milano e Maugeri, nelle vertenze aperte in Sardegna e in quella dei lavoratori IKEA - che coinvolge principalmente maestranze immigrate - che sono altamente rappresentative del livello di conflitto necessario per contrastare l’attacco furibondo e criminale del padronato e del governo Monti;
> Condanna nettamente la repressione attuata nei confronti delle manifestazioni degli studenti il 14 novembre in molte città italiane a difesa della scuola pubblica;
> Chiede che sia fatta immediata luce sul comportamento inaccettabile ed ingiustificabile della Polizia e dei Carabinieri, che i responsabili siano puniti ed allontanati dal servizio di ordine pubblico e avanza la richiesta di dimissioni del Capo della Polizia Manganelli e della Ministra dell’Interno Cancellieri;
> Esprime preoccupazione per l’evidente restringimento degli spazi democratici e di libertà con cui il governo cerca di impedire la saldatura tra movimento degli studenti e movimento dei lavoratori e pertanto invita tutte le strutture alla vigilanza democratica e dare il massimo sostegno e partecipazione alle manifestazioni ed iniziative che si oppongano al tentativo di impedire la critica forte e radicale alle scelte del governo italiano e della Troika;
> Valuta molto negativamente e rigetta l’accordo sulla produttività definito in queste ore con la sottoscrizione, per il momento, solo di alcune confederazioni sindacali, che porta un nuovo durissimo attacco al mondo del lavoro in piena continuità con il famigerato accordo del 28 giugno 2011 che la USB ha contrastato da subito;
> Invita tutta l’organizzazione ad una forte campagna di informazione tra i lavoratori sui gravissimi contenuti dell’accordo e ad organizzare mobilitazioni che delegittimino l’accordo stesso e i sindacati complici;
> Valuta grave la indisponibilità delle forze sindacali e politiche facenti parte del comitato promotore dei referendum articolo 18 statuto e 8 finanziaria 2010 ad assumere i referendum sulla precarietà promossi dal Forum Diritti/Lavoro e a consentire ad altre forze la partecipazione al comitato promotore, decide di invitare tutte le strutture ad intensificare la battaglia a difesa dell’articolo 18, contro l’articolo 8 e contro la precarietà e la disoccupazione, anche partecipando alla raccolta referendaria;
> Esprime la piena totale solidarietà al ferroviere Marcello Iacovella che ha ricevuto dieci giorni di sospensione dal servizio per aver partecipato ad uno sciopero nazionale proclamato da USB nelle ferrovie e impegna l’organizzazione a mettere in atto tutte le iniziative sindacali e legali idonee ad imporre il ritiro delle misure disciplinari comminategli dal gruppo FS;
> Denuncia gli attacchi omicidi ed il tentativo di annientamento portato avanti dal governo Israeliano contro il popolo Palestinese della striscia di Gaza. Chiede l’immediato cessate il fuoco, il rilascio di tutti i prigionieri politici detenuti nelle carceri Israeliane, la fine dell’occupazione e il ritiro dei coloni israeliani da tutti i territori occupati, l’abbattimento del muro di separazione e l’immediata apertura di un corridoio umanitario . A fianco dei palestinesi, per la sovranità dello Stato di Palestina entro i confini del 1967 e con capitale Gerusalemme Est.