NO ALLO SGOMBERO VIOLENTO E RAZZISTA DEGLI ALLOGGI DI GIORGINO

Cagliari -

 

L'ex fabbrica EMSA di Giorgino è in affitto ad una nutrita comunità senegalese da oltre 10 anni.

Nessun problema con la popolazione locale è mai emerso. Evidentemente la “politica” la pensa diversamente, e i fatti di Rosarno hanno dato la stura per tirare fuori la questione di una inesistente emergenza cagliaritana legata all'igiene, per cui il sindaco Floris, invece di adoperarsi per una seria politica di accoglienza incentivando anche l’edilizia economica popolare, ha emesso una ordinanza di sgombero per motivi igienici, che non trova nessuna motivazione in quanto gli edifici sono stati regolarmente affittati e sono dotati di allacci di luce e acqua, nonché di servizi igienici.

Perché allora mettere in mezzo alla strada oltre 100 senegalesi?
Perché il comune non offre una alternativa valida, individuata prima dello sgombero?  
È più salutare per la comunità cagliaritana che queste persone vengano buttate in strada?

Col permesso di soggiorno a punti, gli stranieri dovranno studiare la costituzione (che molti parlamentari non conoscono); Questo è l’ultimo dei provvedimenti presi da questo governo. Alcuni dei provvedimenti introdotti precedentemente sono: - il divieto di iscrizione a scuola dei figli di migranti se non dimostrano di avere il permesso di soggiorno, - l'introduzione per legge della possibilità di denuncia da parte della struttura sanitaria del clandestino malato che si presenta per farsi curare, - l'introduzione del reato penale di clandestino (non è più una violazione amministrativa), - la  perdita del permesso di soggiorno se si perde il lavoro, - il divieto di matrimonio con italiani o altri stranieri se non si è in possesso del permesso di soggiorno. Sino ad arrivare quanto sta accadendo oggi, all'espulsione materiale degli stranieri.

 

L'Italia ha preso una brutta strada.

Vogliamo qui ricordare per esteso quanto  ha dichiarato il commissario europeo per i diritti umani in merito della questione degli immigrati nei paesi della comunità europea:


«La criminalizzazione delle migrazioni è una risposta inadeguata a un fenomeno sociale complesso» ha dichiarato il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, presentando a Bruxelles un documento in materia.
«Criminalizzare l’entrata e la presenza irregolare dei migranti in Europa lede i principi sanciti dal diritto internazionale – ha sottolineato Hammarberg – provocando al tempo stesso numerose tragedie umane senza raggiungere la finalità voluta, ovvero quella di esercitare un controllo concreto sul fenomeno dell’immigrazione».

Secondo Hammarberg «l’interesse che hanno gli Stati nel controllare le proprie frontiere è legittimo ma la criminalizzazione è una misura sproporzionata che genera ulteriore stigmatizzazione e marginalizzazione dei migranti». I reati in materia di immigrazione, dunque, «dovrebbero restare di natura amministrativa» ha aggiunto il commissario per i diritti umani.

Due sono gli aspetti della criminalizzazione dei migranti in Europa che colpiscono particolarmente, secondo Hammarberg. Il primo è la «via pervasiva» attraverso cui le misure adottate separano gli stranieri dai cittadini nazionali, sottoponendo i primi a pratiche che non possono essere adottate per i secondi, quali ad esempio la detenzione senza imputazione, processo e condanna. In secondo luogo si criminalizzano le persone che hanno rapporti con gli stranieri, lanciando così il messaggio che il contatto con gli stranieri può essere rischioso e può causare imputazioni. Tutto ciò, secondo il commissario del Consiglio d’Europa, non fa che aumentare il livello di discriminazione contro persone sospettate di essere “straniere” (sulla base dell’origine etnica, della religione) nonché la xenofobia e il razzismo.

Il documento presenta, infine, alcune raccomandazioni rivolte agli stati membri del Consiglio d’Europa, con l’obiettivo di pervenire ad una giusta armonizzazione tra il trattamento riservato ai cittadini stranieri e il rispetto dei diritti umani (tratto da Apiceuropa).

 

 

CHIEDIAMO che si fermino gli sgomberi, che la politica dia delle risposte politiche, non militari.

CHIEDIAMO uno stop al razzismo, perché esiste una sola razza, quella umana.
FERMIAMO la caccia al clandestino.