OBBLIGO DI CATENE A BORDO SULLA 131: UNA NUOVA STANGATA PER AUTOMOBILISTI E TRASPORTATORI
Obbligo di catene a bordo: questa è una rivoluzione abbinata ad nuova stangata per automobilisti e trasportatori. Dal 1° dicembre sino al 15 marzo chiunque passerà sulla Carlo Felice, nel tratto compreso tra il bivio per Macomer e lo svincolo per Bonnanaro, dovrà avere a bordo le catene o guidare con gomme invernali.
L'Anas comunica che nel periodo sopra indicato, per tutti i veicoli a motore, sarà in vigore l'obbligo di catene a bordo o l'utilizzo di pneumatici invernali (da neve) dal km 137,900 al km 179,500 della strada statale 131 "Carlo Felice", nelle provincie di Nuoro e Sassari.
I comuni interessati dal provvedimento sono Borore, Macomer, Birori, Bortigali, Cossoine, Giave, Cheremule, Torralba, Bonannaro. L'obbligo sarà segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale e avrà validità, anche al di fuori dei periodi indicati, al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. L'ordinanza è stata emanata in attuazione delle norme che hanno modificato alcune disposizioni del Codice della Strada (Art. 1 della Legge 29 luglio 2010, n° 120 "Disposizioni in materia di sicurezza stradale").
Le ordinanze sono già in vigore, chi circola senza rischia multe fra gli 80 a 318 euro, e rischia anche la decurtazione di 3 punti dalla patente, se continua a circolare dopo la contestazione. Inoltre, in certi casi, si può anche incorrere nella contestazione di guida pericolosa con una sanzione ulteriore minima di 39 euro e il taglio di 2 punti.
L’ obbligo di catene a bordo è una vera manna per i rivenditori, e una vera mannaia per gli automobilisti. Migliaia di automobilisti si vedono costretti ad acquistare un prodotto che non utilizzeranno mai; cosa non è se una tassa occulta? Non è un favore agli industriali di catene da neve?
Non è esagerato per una terra “calda “ come la Sardegna dove i picchi di temperature rigide, come le nevicate e le gelate, sono davvero rari imporre una normativa adatta a terre fredde ? Viene invece stabilito a priori un periodo di tre mesi e mezzo durante i quali tutte le persone in transito sulla più importante arteria dell'isola sono tenute a osservare queste disposizioni di sicurezza Naturalmente, nessuno contesta l'adozione di adeguate contromisure di fronte a neve o a ghiaccio sulle strade; ha senso questa disposizione in tempi in cui l’utilizzo dei media e delle comunicazioni oggi disponibili gli allarmi meteo arrivano a tutti in un baleno? Ma perché ci si deve portare dietro le catene o viaggiare con gomme invernali anche durante le belle giornate solo per percorrere quei 41 km della Carlo Felice, pena pesanti sanzioni?
Le reazioni a questo provvedimento non possono che essere negative, sia per i cittadini e da parte di chi è costretto ad attraversare spesso la Sardegna da nord a sud per ragioni di lavoro.
USB ritiene che la svolta è destinata a provocare un nuovo salasso per automobilisti, camionisti e motociclisti data la centralità della 131 per l'isola. Soprattutto i mezzi pesanti, come autocarri e Tir, dovranno quindi montare pneumatici invernali. Una categoria che ha già tante difficoltà per i trasporti interni e per quelli con la terraferma e che con questo provvedimento subisce un ulteriore aggravio di costi. Questa è evidentemente una soluzione fuori da ogni criterio di ragionevolezza.
Sarebbe stato preferibile restringere il tempo d'adozione del provvedimento.
Fra l'altro, se ci si preoccupa della sicurezza, perché allora si trascurano le condizioni vergognose nelle quali l'Anas mantiene le strade sarde, con lavori che non vedono mai la fine?
«La nuova disposizione sarà comunque evidenziata tramite segnaletica verticale e avrà validità, anche al di fuori dei periodi indicati, al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio», fa sapere l'Anas. Tradotto in italiano: se a fine marzo o in aprile o in maggio c’è una giornata di gelo, chi non ha le catene a bordo o le gomme invernali è sempre sanzionabile.