UN REFERENDUM FARSESCO
Riguardo quella consultazione che i sindacati confederali stanno portando avanti in questi giorni, e il cui fine è quello di poter dire di avere avuto un assenso da parte dei lavoratori all’accordo stipulato col governo in tema di previdenza e lavoro.
I punti negativi di questo accordo sono così tanti che un esame analitico porterebbe via la giornata, per cui ci limitiamo a evidenziare giusto tre perle:
1) L’abbassamento automatico dei coefficienti di determinazione della pensione, in rapporto alla crescita delle aspettative di vita, equivale a dire che è stata istituita per le pensioni una scala mobile al contrario;
2) Il fatto che un lavoratore precario, alla scadenza del suo contratto, debba ricontrattarlo alla presenza di un sindacalista avrà come risultato, dato che l’assunzione a tempo indeterminato non è un obbligo per il datore di lavoro, che il lavoratore rimarrà comunque precario, ma solo dopo avere pagato la quota associativa al sindacato che l’avrà così efficacemente assistito;
3) Riguardo la validità dei risultati della consultazione, facciamo presente che: chi si sarebbe voluto esprimere per il no non ha avuto accesso ai mezzi di informazione; ha avuto spazi ridottissimi nelle assemblee, dato che le relazioni introduttive dovevano obbligatoriamente essere per il si; non ha alcun controllo nè sulle operazioni di voto nè, soprattutto, sulle operazioni di scrutinio.
L'invito a tutti i lavoratori è quindi quello di BOICOTTARE E DISERTARE questa consultazione.