“Coloro che scrivono questa lettera, intendono portare all’attenzione di tutti i cittadini nuoresi e non, il problema in cui da un po’ di tempo si trovano a vivere le numerose famiglie alle quali è stato intimato lo sfratto da parte di Area (ex IACP). Ogni giorno viviamo col fiato sospeso nel continuo terrore che qualcuno bussi alla nostre porte.

Guardando i nostri figli non possiamo non pensare a cosa sarà di noi e di loro, e non possiamo non sentirci minacciati dall’incertezza che ci attende.

Ci chiediamo come sia possibile che ancora oggi nel 2009 esistano casi come i nostri: famiglie con bambini al seguito, invalidi, disoccupati, talvolta ai limiti della sopravvivenza, vengono messi alla porta, mentre gli uomini della politica si adagiano sulle comode poltrone del privilegio senza muovere un solo dito a favore dei nostri diritti. Alla nostra situazione di disagio e malessere offrono la STRADA, senza dare alcun valore alla crescita dei nostri figli e al loro sviluppo psicofisico. Al loro mondo, fatto di innocenza e spensieratezza, regalano la brutale realtà della vita stessa, portandoli anticipatamente a non avere neanche la più elementare certezza: una casa. Tra i diritti della Costituzione italiana, uno tra i più importanti e inderogabili è proprio quello chiamato “diritto alla casa”, ma alla luce dei fatti pare che questo diritto sia caduto nel dimenticatoio, soprattutto per le istituzioni e i nostri governanti. Non sarà certamente il silenzio a porre fine a questo malessere sociale. Per questo, chiediamo aiuto e collaborazione affinché noi  famiglie disagiate possiamo garantire un futuro certo ai nostri figli, affinché le nostre voci non siano sole, ma possano essere supportate da tutti, all’unisono. Con il nostro grido vogliamo ricordare che noi abusivi non abbiamo occupato le case per comodità, ma spinti dal bisogno, sopraffatti da un fortissimo stress che ci logora ogni giorno e che si ripercuote sui nostri figli.

Non possiamo pagare gli affitti esagerati che in città lievitano come il pane; a stento riusciamo ad arrivare a fine mese. Non possiamo contare su uno stipendio fisso, ma dobbiamo fare i salti mortali per poter garantire con i nostri lavori saltuari e mal pagati, un pasto caldo ai nostri bambini. Al contrario, possiamo contare sulle nostre forze; sulla sete di giustizia sociale che muove la nostra lotta; sulla SOLIDARIETA’ attiva che ogni nuorese può dare per fare ancora più forte la nostra causa”.

Queste, sono le parole di chi combatte contro l’ingiustizia quotidiana.

La verità di chi, al sopruso e all’indifferenza della società risponde, non abbassando la testa, ma con la giusta rabbia dell’indignazione e della lotta.

Sono le parole di uomini e donne che difendono il diritto alla casa;

quel diritto calpestato da logiche che di logico hanno ben poco;

quel diritto per il quale è necessario lottare anche quando non ci coinvolge direttamente;

quel diritto che domani potrebbe diventare un altro attacco alle condizioni di vita dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari, degli studenti.

Lottare al fianco delle occupanti minacciate di sfratto vuol dire preservare quegli spazi di civiltà che milioni di proletari hanno saputo affermare in mezzo alle barbarie di una società votata al capitale e al denaro.

Lottare con loro vuol dire far si che nessun lavoratore, precario, disoccupato, uomo, donna, giovane, vecchio, si senta solo di fronte alle storture e alle angherie del potere.

“Chi resta a casa quando la battaglia comincia e lascia che gli altri combattano per la sua causa deve stare attento: perché chi non partecipa alla battaglia parteciperà alla disfatta. Neppure evita la battaglia chi la battaglia vuole evitare: perché combatterà per la causa del nemico chi per la propria causa non ha combattuto”. (B. Brecht)

LA CASA E’ UN DIRITTO! DIFENDERLO UN DOVERE!

NUORO, 23 OTTOBRE 2009 ORE 9

MANIFESTAZIONE DEI CITTADINI

CORTEO CON PARTENZA DA PIAZZA SARDEGNA

Rappresentanze Sindacali di Base-CUB

Movimento di lotta per la casa

Associazione Inquilini e Assegnatari Nuoro