PRESIDIO CONTRO GLI SFRATTI

MERCOLEDI’ 29 LUGLIO 2009

Palazzo della Regione, via Roma - Cagliari - ore 10,30

 

Cagliari -

 

Non sono più solo gli immigrati, né gli sfrattati, ad esprimere un diffuso bisogno esistenziale di case. Oggi, sono migliaia di persone a rivendicare il diritto ad avere un tetto sopra la testa: giovani in procinto di lasciare la famiglia, coppie di nuova formazione, separati e divorziati, anziani costretti a scegliere tra la coabitazione con i figli adulti ed il ricovero. Sono migliaia di persone per le quali alla casa non è legata solo la necessità di “ripararsi dalle intemperie”, ma soprattutto la volontà di una vita autonoma, la possibilità di effettuare liberamente la proprie scelta di vita. 

Invece, di fronte a queste istanze, gli speculatori – quelli che traggono profitto dalla manipolazione del mercato immobiliare – si stanno prendendo la loro rivincita. Su scala locale e nazionale, ciò a cui stiamo assistendo è infatti un imponente processo di valorizzazione e di rafforzamento della rendita urbana, dove anche la gestione del patrimonio pubblico risponde a “logiche politiche” che di logico hanno ben poco.  

Quale logica guida lo sfratto di donne incinta con figli? O di persone a basso reddito che, visti gli affitti, faticherebbero a pagarne uno? 

In tutta la Sardegna decine di famiglie rischiano di essere messe in mezzo ad una strada. A Cagliari a Nuoro, come a Roma negli ultimi vent’anni, il problema delle occupazioni di locali ex Iacp sta esplodendo nel modo peggiore: ignorando i bisogni della gente e affermando quel malinteso senso della legalità che si chiama “stato di diritto”. E’ paradossale, ma con la scusa di affermare il Diritto, si calpesta quello primario ad avere una casa! 

Nonostante questo l’Area (ex Iacp) vede bene di azzerare tutto, rendere esecutivi gli sfratti, con la morale che chi ha occupato “abusivamente”  i locali ha tolto la possibilità ad altre persone, più bisognose, di avere un tetto sopra la testa. Semmai, l’Area e le Amministrazioni comunali interessate dovrebbero preoccuparsi di trovare soluzioni alternative e paritarie per tutti, anziché sponsorizzare una “guerra tra poveri”. 

L’AS.I.A. – RdB-CUB e il movimento di lotta per la casa invitano TUTTI e TUTTE alla mobilitazione:  

  • per difendere il diritto alla casa
  • per il blocco totale degli sfratti
  • per l’approvazione di una legge regionale che oltre a fungere da sanatoria sia un nuovo modo di concepire l‘edilizia pubblica abitativa.

L’AS.I.A. – RdB-CUB non starà a guardare passivamente l’ingiustizia che si compie. Per affermare il diritto alla casa e ad un’esistenza dignitosa, al fianco delle famiglie nuoresi sotto-sfratto, lotteremo per costruire l’argine alla barbarie. Per non far sprofondare il nostro territorio nell’incivile indifferenza che uccide chi oggi è più debole, anche di fronte a quelle Istituzioni, che al contrario dovrebbero tutelarlo.

 

PRESIDIO

 CONTRO GLI SFRATTI

MERCOLEDI’ 29 LUGLIO 2009

sotto il Palazzo della Regione

in via Roma a Cagliari ore 10,30

 

LA CASA E’ UN DIRITTO!

DIFENDERLO UN DOVERE!

 

RdB-CUB   A.SI.A.   Sardegna

 

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24 luglio 2009 - L'Unione Sarda

Emergenza casa. Assemblea promossa da Rdb-CUB: mercoledì protesta in via Roma
«Sanatoria per non tornare in strada»
La richiesta delle famiglie che rischiano lo sfratto da Area
di NICOLA PERROTTI

 

Cagliari - Hanno occupato abusivamente l'appartamento ma pagano regolarmente i canoni e le bollette. E ora temono che Area esegua gli sfratti.

Pagano affitto, luce, acqua e condominio sperando che l'appartamento occupato di nascosto diventi loro una volta per tutte. Hanno bambini piccoli, parenti malati a carico, tanti problemi e se va bene anche un lavoro, ma sanno che da un giorno all'altro possono bussare le forze dell'ordine per portare a termine lo sfratto. Perché quasi tutti gli abusivi, centinaia in città, hanno già ricevuto una lettera che gli intima di abbandonare l'appartamento. Anche se molti giurano di avere i requisiti per poter usufruire delle case popolari, ma dicono di non essere ascoltati dalla pubblica amministrazione. Si sentono vittime, insomma, di un sistema sordo e insensibile.

LE STORIE Sono storie di ordinario abusivismo quelle emerse durante un incontro organizzato dalla Rdb Cub per ascoltare la voce di chi sta per subire uno sfratto e ribadire il diritto di tutte le persone ad avere una casa. Due mesi fa Nicola Pinna, 28 anni, ha occupato abusivamente un bilocale di 45 metri quadri in via Chiabrera per dare un tetto alla sua famiglia. «Avevamo fatto domanda ad Area, segnalando che quell'appartamento era sfitto da sette anni, ma ci hanno detto di rivolgerci al Comune, che non ci ha mai risposto. Alla fine siamo stati costretti a entrare abusivamente». È solo l'ultimo capitolo: «Prima abitavamo a Monserrato, ma il Comune ci aveva sfrattato. Poi abbiamo vissuto due mesi in macchina a Sant'Elia, finché abbiamo saputo di questo appartamento». Il sogno è quello di sanare la situazione: «Paghiamo regolarmente le bollette», aggiunge la moglie che ricorda di avere inoltrato numerose domande per avere un alloggio, «e siamo andati ad Area con i soldi dell'affitto per chiedere la regolarizzazione. Abbiamo anche 23 punti in graduatoria per gli alloggi in via Corsica ma non siamo mai stati contattati, è un'ingiustizia». Nella guerra per un appartamento, può capitare anche di sfondare un muro o forzare una finestra. «La casa è piccola ma non ho intenzione di lasciarla, nonostante abbia ricevuto la lettera di sfratto a meno che non me ne diano una nuova», racconta Federica Labieni, 27 anni, un piccolo appartamento con camera, cucina e bagno in via Tuveri. «L'abbiamo occupato nel 2005, non ci sono altri assegnatari e pago comunque l'affitto. Nel frattempo, ho già presentato due domande per avere una casa». Nella stessa situazione la sorella, che ha occupato l'appartamento accanto: «Nel 2005 abbiamo fatto domanda per un alloggio, ma le graduatorie non sono state ancora pubblicate».

MERCATO NERO Sono tanti quelli che invece si rivolgono al mercato nero, che purtroppo in città vanta un cospicuo giro d'affari illecito: con cifre fra tre e 10 mila euro, ad esempio, è possibile avere una casa a Sant'Elia. Basta concordare con il legale assegnatario l'iscrizione nello stato di famiglia dei nuovi inquilini: il primo si trasferisce altrove e i secondi restano "titolari" dell'appartamento.

LA MANIFESTAZIONE «Nessuna incisiva politica di contenimento dei prezzi degli affitti è stata fatta a livello territoriale. Dal 2000 al 2008 gli affitti sono aumentati del 130%, solo nel 2008 c'è stato un aumento medio regionale del 15%», ha ricordato durante l'incontro di ieri il coordinatore dell'Rdb Enrico Rubiu. Intanto, su questi temi l'Asia-Rdb Cub ha organizzato una manifestazione che si terrà mercoledì alle 10,30 davanti al Consiglio regionale in via Roma e ha presentato all'assessorato regionale ai Lavori pubblici una dettagliata proposta di legge per superare la crisi degli alloggi anche attraverso una sanatoria.

Oggi alle 18 è in programma un'altra assemblea al Lazzaretto di Sant'Elia.

 

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24 luglio 2009 - La Nuova Sardegna

L’associazione degli inquilini chiede un incontro con il sindaco
«Sfratti, urgenza da risolvere ma il Comune resta in silenzio»
di Gianluca Corsi

 

NUORO - «Dal Comune di Nuoro affermano di interessarsi del problema sfratti, ma intanto siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale alla nostra richiesta di incontro». Ribatte così l’Associazione Inquilini e Assegnatari, AS.I.A.-RdB, alle recenti affermazioni degli amministratori comunali, che non si erano presentati all’incontro di lunedì sera in Regione con l’assessore regionale ai Lavori pubblici Angelo Carta, il presidente regionale di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa) Francesco Licheri e il direttore generale dell’Area di Nuoro Giovanni La Rocca.

I delegati RdB-CUB avevano fatto notare «l’assenza del Comune di Nuoro, il cui sindaco, regolarmente invitato, non si è presentato né ha mandato alcun sostituto». La risposta del Comune non si è fatta attendere: il sindaco in questi giorni è impegnato con tutto il consiglio nell’approvazione del Piano urbanistico comunale. Gli RdB, intanto, sono in attesa di un altro colloquio con il sindaco di Siniscola, dove pendono già tre avvisi di sfratto. Durante l’incontro di Cagliari i rappresentanti dell’RdB-CUB hanno ribadito che la casa è un diritto inalienabile, e hanno illustrato i problemi sorti negli ultimi tempi in provincia di Nuoro, dove sono presenti una trentina di sfratti esecutivi e 600 persone sono in lista di attesa per una casa popolare. La questione nuorese è stata inserita all’interno del contesto generale regionale, visto che il problema degli sfratti e del fabbisogno abitativo è ormai generalizzato. È notizia di questi giorni, infatti, la richiesta di sfratto per 200 famiglie a Cagliari. «Per risolvere il problema - hanno proposto dall’AS.I.A.-RdB - si potrebbe approvare una legge regionale che attraverso una sanatoria risolva il problema di chi rischia di rimanere in mezzo alla strada». Non si tratta di una semplice sanatoria, dato che all’interno della legge proposta è prevista la programmazione di una serie di interventi che risolvano in modo permanente il problema del diritto alla casa e di tutti gli aspetti connessi: occupazione di alloggi popolari, poca trasparenza nell’assegnazione delle case popolari, degrado degli alloggi.

Per quanto riguarda gli sfratti nel capoluogo barbaricino, l’Area ha riaffermato il proprio ruolo di ente gestore, sottolineando come il problema sia legato alla volontà del Comune di Nuoro. L’Azienda regionale si è resa disponibile ad un confronto in cui si discuta di edilizia pubblica, di recupero del territorio, di programmazione, sia su scala locale che regionale.

Da parte sua l’assessore Carta si è impegnato a trovare una soluzione condivisa che, oltre a risolvere il problema immediato degli sfratti, possa sviluppare un discorso più ampio sul fabbisogno di case ed edilizia pubblica.